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Blogger, scrivi tu “Blognotes”

Ho avuto un’ idea da proporre ai miei amici blogger!! Visto che devo consegnare a giorni, un articolo per la mia rubrica “Blognotes, uno sguardo a internet e nuove tecnologie”, sul mensile nazionale “Italia è…Magazine” edito da Costa Editore in collaborazione con Rai-Eri, volevo chiedere se eravate disposti a scrivere voi stessi, l’articolo per il magazine. Premetto che questo mese voglio parlare del “digital divide” dei problemi connessi alla mancanza strutturale della banda larga soprattutto nelle zone rurali del nostro paese ma anche del mondo. Voi che ne pensate?? Volete darmi una mano?? Ah, è ovvio che l’articolo verrà firmato con il nome dell’autore e l’indirizzo web dello stesso. Vi prometto la massima serietà sui diritti dello scritto. Voi e solo voi sarete gli autori dell’articolo. Forza dateci dentro e se potete allegate anche le immagini da implementare nell’articolo (2 o 3 al massimo, in formato jpg). Lo scritto mandatelo al mio indirizzo email, possibilmente in formato doc e non più grande di una pagina. Penso che sia una bella idea rendervi partecipe di questa iniziativa. Spero che vi piaccia come idea e magari decideremo insieme se portarla avanti ogni mese, dando spazio a tutti. Sempre se volete!!

Ciao Paolo (H)

Ah, e dato che ci siete date una risposta al sondaggio che ho messo a lato. Così mi fate arrivare prima le vostre impressioni!!

Ariciao a tutti.

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Plasma o Lcd? Questo è il problema

Ci avviciniamo al natale, siam tutti più buoni e forse il portafogli, con le care future tredicesime, saranno più pieni (poco e forse), tanto da permetterci un bel regalino. Cosa chiedo io a babbo natale quest’anno? Mah, probabilmente un televisore nuovo. Ma cosa comprare? Premetto che il mio 32 pollici wide screen, a tubo catodico della Samsung, funziona ancora bene. Ma proprio ieri notavo con mio dispiacere che il display ha assunto una lieve rotazione in senso orario che non dà particolarmente fastidio se non nei casi in cui scorrono dei sottotitoli (sembra che vadano in salita). Sarà una cosa grave?? Intanto l’altro giorno mi affaccio al vicino super negozio della Mediaworld. Mi dirigo verso la sezione televisori e lì mi perdo… Una marea di schermi ultrapiatti di tutte le specie e qualità. Cosa faccio? Chiediamo informazioni, non si può mai sapere. E se il mio attuale televisore mi abbandona? Non penso proprio di ripararlo. Oggi voglio cercare di capire se è meglio e soprattutto perchè, un televisore al plasma o lcd. Innanzitutto, in base al mio soggiorno, decido che un 37 pollici è sufficientemente grande. Poi agguanto il primo venditore che mi passa vicino e di lì a poco lo tempesto di domande. Per ogni domanda effettuata vi elenco anche la risposta, in modo che possiate trarne consigli utili per un vostro futuro acquisto.

  1. (Domanda) Non capisco. E’ meglio un lcd o un plasma? (Risposta) Sicuramente un plasma: qualità migliore, immagini più profonde. Non c’è dubbio io le consiglio un plasma.
  2. (D) Ma il plasma non ha una vita inferiore rispetto un lcd? Io sò che lo schermo lcd è più longevo in termini di tempo di  funzionamento garantito? (R) Non è vero, e poi guardi. Ditte come la Panasonic, ad esempio, certificano sui loro nuovi televisori al plasma le ore di funzionamento dello schermo garantite. Questo tv 40 pollici al plasma ad esempio ha uno schermo garantito per 100.000 ore. Le sembrano poco più o meno 11 anni?
  3. (D) E il contrasto (per intenderci quella proporzione tipo 1:30000, che si vede sugli schermi)? Cosa mi dice meglio un contrasto maggiore o minore? (R) Dipende dal televisore e dalla marca. Le spiego: il contrasto cambia a seconda della ditta, in quanto ogni azienda ha una propria scala di contrasto. E’ un dato che può variare la qualità dell’immagine, indipendentemente se sia maggiore o minore la proporzione. Esistono ditte come la Samsung che pubblicizzano questo colore nero, superiore a qualsiasi altro nero. Ok per il nero ma se poi questo nero mi copre anche gli altri dettagli perchè è troppo forte, non so fino a che punto convenga. Il contrasto è comunque un dato che secondo me non va preso in considerazione. Ogni tv possiede una propria caratteristica di contrasto che non influenza la qualità dell’immagine.
  4. (D) E la frequenza? Io so che ci sono televisori a 50 Hertz ed altri a 100 Hz. Lei cosa mi consiglia? (R) Sicuramente un 100 Hz. E’ lo standard che stabilisce una maggiore qualità nelle immagini in movimento, per intenderci quell’effetto scia tipico degli oggetti che si muovono. Con un 100 Hz smorza l’effetto scia e la qualità ne guadagna di tanto.
  5. (D) Quindi ora lei mi consiglierebbe questo Panasonic 40 pollici, 100.000 ore al plasma, 100 Hz? (R) Sì, in questo momento le consiglierei questo.
  6. (D) Ma io ho un soggiorno in cui preferirei piazzare massimo un 37 pollici? (R) Purtroppo ora non lo fanno e poi consideri che questo 40 pollici per essere visto nella maniera ottimale, deve distare dagli occhi almeno 3 o 4 metri. Questa è una cosa molto importante, perchè una cosa è vedere uno schermo grande a 2 metri e una cosa è vederlo a 6 metri: più è grande la distanza più le imperfezioni o il classico effetto pixel non si vede. Si regoli lei.

Ho ringraziato tantissimo quel venditore (che poi poteva essere un mio coetaneo) per avermi dedicato 20 minuti, tutti per me. Io se potessi scegliere ora, sceglierei quel televisore Panasonic anche se lo preferirei più piccolo. Magari prima di natale lo faranno a 37 pollici. Comunque quel commesso così disponibile mi ha quasi convinto. E a voi? E’ riuscito a convincervi?

Ciao a tutti! 😉

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Il mio antipixel (compreso il codice)

Dopo notti insonni a cercare di capire, il significato di quella parola così anti conformista ma dall’aspetto così come dire “web 2.0”, ora finalmente ho capito tutto ed inoltre me ne sono fatto anche uno. Cosa? Ma sì dai, stò parlando del bottone antipixel quel cosetto rettangolare che va sempre piu’ di moda e si trova oramai ovunque. Perchè tanto successo? Ma io penso perchè è carino e soprattutto un bel gesto inserire nel proprio sito l’immagine che rappresenta un nostro conoscente della rete, il biglietto da visita del suo sito. Tutto nella politica di condivisione che è il web 2.0.  Mi sono cimentato a farmene uno, visto che i tanti servizi free non mi hanno soddisfatto. La ricetta per farlo? Eccola qua.

  • Un pò di Google per documentarsi ed erudirsi.
  • Un pò di Photoshop Cs3, quanto basta.
  • Un pizzico di codice Html, non tanto, giusto una spolveratina.
  • Il buon Adobe Dreamweaver per il trasporto, via ftp sul server.
  • Il gioco è fatto!!

Ah dimenticavo. Per gli amici della rete, che volessero metterlo nel proprio blog, di seguito vi lascio il codice da copiare e incollare. Un saluto a tutti e come sempre, sono pronto ad accogliere qualsiasi consiglio vogliate darmi per sviluppare al meglio il mio blog oppure a dispensare consigli se qualcuno ne vuole (per quel poco che sò, giustamente). Ok “Curiosona“??

Il codice del mio bottone antipixel:

<a href=”http://www.paologarrisi.com/” target=”_blank” title=”Paologarrisi.com – Web master per siti subito, economici e professionali”><img src=”http://www.paologarrisi.com/paolo-garrisi.gif” width=”80″ height=”15″ alt=”Paologarrisi.com – Web master per siti subito, economici e professionali” border=”0″ /></a>

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Un programma utile, per i webmaster

Ho dato come al solito un’occhiata ai servizi di Ictv.it e sinceramente tra i tanti reportage che fanno (anche se palesemente pagati fior di quattrini), ho trovato questo programma che però devo ancora scaricare e testare: Winhttrack. Fare una copia di backup direttamente dal server dove alloggia il sito e trasferirlo sul mi disco fisso è un qualcosa di molto utile, specie per chi bazzica come me nella creazione di portali internet. Spero possa essermi utile e se qualcuno di voi lo ha già testato, per favore fatemi sapere come si comporta. Salvare una copia di un sito non fa mai male, non ci vuole niente a perdere i dati…

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Blogger abruzzesi… uniamoci per fare soldi!

E’ da un pò che ci pensavo. Nella mia cerchia di amicizia e conoscenze non ho nessuno che possa condividere con me le mie esperienze sul web. Quando parlo con qualche conoscente di “blog”, la gente pensa che stia dicendo una parolaccia. Pare che non vogliano capire l’importanza della filosofia web 2.0 dove da un po di tempo tutti possono diventare redattori giornalisti di se stessi, senza dover uscire fuori un euro. Certo anche a me fa comodo guadagnare qualche soldo e mi piacerebbe investire sul mio sito internet affinchè questo produca ricchezze. Ma così non è. E non convinciamoci che quei servizi tipo ad-sense, text links, links-lift possano arricchirci. Quindi se avete idee alternative per fare denaro con il proprio blog, fatemelo sapere.

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Il sito di Italia è…Magazine su Joomla

Ebbene era da un pò che volevo aggiornare il sito del magazine. Perchè? Perchè in un’ottica di rinnovamento e rigidi standards web 2.0 era logico affidarsi a Joomla, questo super cms (content management system). Veramente completo sotto ogni punto di vista, flessibile, interattivo e multimediale ma soprattutto possibilità di aggiornare il sito web da qualsiasi postazione internet. Cosa non da poco, visto che per la maggior parte del mio tempo lo trascorro fuori per lavoro. Il sito di Italia è…magazine, ora è in fase di lavori in corso ma spero di finirlo al più presto. Intanto se qualcuno è ancora titubante sull’installazione di joomla e vuole avere consigli su come fare passo dopo passo per ottenere il servizio, contattatemi. Sarò ben lieto di consigliarvi.

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Video novità: Videomarta!

Videomarta è un progetto che nasce nell’estate del 2007. L’obiettivo è quello di sperimentare l’utilizzo del video su internet in un momento storico in cui i mezzi tecnici permettono l’accesso e la realizzazione di un prodotto di qualità ad ogni utente. Videomarta è quindi un V-log in cui la giovane Marta cerca, in video, di spiegare in maniera semplice e comprensibile da tutti la tecnologia e le basi di partenza per entrare nel mondo internet. Videomarta è rivolto ad un pubblico quasi all’asciutto di competenze tecniche e tende a mettere il suo target a conoscenza delle possibilità esistenti spingendolo ad approfondire gli argomenti trattati ed invitandolo a partecipare in maniera attiva alla vita del blog.

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E-commerce, i buoni motivi per fare shopping elettronico

Sono passati 10 anni da quando è stato ufficializzato dai Servizi Interbancari, il primo acquisto on-line in Italia. Era la mezzanotte del 3 giugno 1998, quando da Fremont in California veniva effettuata la prima transazione tramite carta di credito, del libro di Andrea Camilleri “La concessione del telefono” attraverso il sito web “Bookshop”. Oggi, secondo i dati raccolti nell’ultimo “E-commerce Forum 2008” svolto a Milano nella metà di maggio, quel primo cliente elettronico si è trasformato in ben oltre 5 milioni di navigatori che almeno una volta, hanno effettuato un acquisto sul web. Di questi, il 92% si è reso soddisfatto dell’operazione. Certo rimangono 18 milioni di italiani che rifuggono l’e-commerce perché lo considerano insicuro e inaffidabile ma i dati parlano chiaro: l’e-commerce o commercio elettronico, è destinato a crescere a livelli esponenziali…, sia in Italia che in tutto il mondo. Ma quali sono i motivi di tanto successo? Sicuramente alla base di tutto c’è l’aumento di copertura della banda larga nel territorio italiano (di qui la priorità da parte delle amministrazioni comunali di rendere attiva al 100% la copertura adsl nel proprio territorio, sia via cavo che via etere). E poi, ma avete mai provato almeno per una volta sia pure per curiosità l’acquisto via internet? No? Allora seguite il mio consiglio e leggete i buoni motivi per iniziarlo a fare al più presto:

1. Siete voi soli e il vostro beneamato computer, avete tutto il tempo per decidere. Niente commesse annoiate, clienti indecisi perditempo o titolari imbroglioni e venali;

2. Non è più necessario muoversi da casa per effettuare determinati acquisti, ma si possono fare comodamente anche quando fuori diluvia o si muore dal caldo e poi gli acquisti si rendono disponibili in tempi brevi grazie alle consegne effettuate dai corrieri espressi;

3. Ottenere prezzi più bassi e concorrenziali, rispetto a qualsiasi negozio del centro città che deve sopportare costi di gestione altissimi;

4. Il negozio è accessibile a qualunque ora e da qualunque luogo ed i prodotti sono visibili anche quando non sono fisicamente presenti nel negozio.

Qualcuno di voi però potrebbe chiedere: “E la sicurezza? Perché devo comunicare i dati della mia carta di credito ad un sito internet?” La mia risposta è questa: nel 2007 le frodi maggiori su carte di credito così come sui bancomat, sono avvenute nei circuiti regolari, ossia tramite gli acquisti diretti nei negozi. Quindi se avete paura di usarle ancora oggi nei vostri acquisti on-line, vi do un consiglio spassionato: tenetele ben chiuse nella cassaforte. E poi via internet esistono altre modalità di pagamento. Alcuni dati? Nel 2007 il 70% degli acquisti online è stato realizzato con carta di credito (97% nel settore del Turismo), il 10% circa tramite Paypal (circuito internazionale molto sicuro al quale si accede solo con password personale e autenticazione), il 7% mediante bonifico bancario, mentre “solamente” il 7% degli acquisti sarà pagato in contrassegno. Chiudono la classifica delle modalità di pagamento il finanziamento – utilizzato prevalentemente nell’Informatica ed Elettronica di consumo – e altre modalità, quale il bollettino postale utilizzato prevalentemente nel comparto dell’Editoria. Termino la mia rubrica augurandovi delle buone e fresche vacanze (considerando le piogge del mese di giugno!). E ricordate: il futuro avanza e ogni giorno fa passi da gigante. Il segreto e la parola d’ordine per non restare indietro è “aggiornamento”. Un caro saluto a tutti i nostri cari lettori e mi raccomando: tenete ben salde le vostre postazioni.

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