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Tecnologia

ICT Security Day 2009

Ci siamo. Sabato 03 ottobre 2009 alle ore 08:30 nell’Auditorium “G. Paone”, presso la sede centrale della Banca Popolare di Lanciano e Sulmona in Viale Cappuccini, 76 a Lanciano (CH) si svolgerà il 4° seminario Formativo Nazionale ICT Security Day 2009. L’evento ha assunto in Italia una veste di maggiore livello culturale per quanto concerne le tematiche della sicurezza delle informazioni e del corretto utilizzo delle tecnologie informatiche” – ha dichiarato Antonio Teti, presidente Onorario SISIT – Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche.
“Il tema della sicurezza dei dati e delle informazioni ha assunto, da qualche tempo, nelle aziende pubbliche e private, la connotazione antonio_tetidel male oscuro che rischia di danneggiare l’integrità e la privacy delle informazioni possedute dall’organizzazione. Fino ad un decennio fa, i rischi derivanti dalla navigazione in rete o dallo scambio di supporti magnetici, erano riconducibili al singolo virus che, nella peggiore delle ipotesi, garantiva la cancellazione di alcuni file o malfunzionamenti di tipo diverso. Dopo oltre un decennio lo scenario si è completamente trasformato. Malicious software, worm, social engineering, Phishing, IP spoofing, sono solo alcuni dei termini che ricorrono con grande frequenza nei seminari tecnici, nei convegni e soprattutto sui media che quasi quotidianamente danno informazioni su attacchi ai sistemi informatici delle più prestigiose aziende o organizzazioni governative condotte da hacker preparatissimi e sempre più agguerriti”.
L’evento ha posti limitati: per la procedura di registrazione è disponibile un apposito link.

Ecco la mappa per raggiungere la sede dell’evento: http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=Viale+Cappuccini,+76+a+Lanciano+(CH)&sll=41.442726,12.392578&sspn=16.392378,39.506836&ie=UTF8&ll=42.224958,14.385438&spn=0.015826,0.038581&z=15&iwloc=A

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Terremoto Abruzzo

Un Tunnel chiamato Autogestione

Avete mai sentito parlare della tendopoli di San Giovanni, a Spogna una frazione del comune di Lucoli (L’Aquila)? No? Allora, dovete sapere che la tendopoli in questione è praticamente la ciambella più mal riuscita della Protezione Civile e dell’intera macchina dei soccorsi. Era un sabato 27 giugno quando io e la mia amica Rossella Roselli alsiva.blogspot.com (affetta come me da sindrome “Affari nostri: MANCO A PENSARCI!”) passeggiavamo nei pressi della tendopoli di San Martino a San Martino D’Ocre e la tendopoli di San Giovanni a Spogna, una frazione del comune di Lucoli (passeggiavamo nel senso che portavamo ai terremotati un pò di merci, materiale utile e altre donazioni). Beh volete sapere una cosa? Tra le due tendopoli c’è un abisso. Abisso in cosa? Soprattutto nella logistica, nella sistemazione delle tende ma cosa ancora più grave ed è qui che mi voglio soffermare, nella completa assenza di un Leader del campo (Capo Campo) che si occupa in maniera seria e oculata della gestione dei terremotati. Ecco, proprio tutto questo è mancante, non c’è ancora, perlomeno. Ma come può essere successa una cosa del genere? Cosa non ha funzionato in questa tendopoli, che ancora oggi mentre vi scrivo, ha gravissime e serissime carenze logistiche? Non lo so neanche io. So solamente che un manipolo di bagordi appartenenti ad alcuni centri sociali, si sono intrufolati tra gli sfollati e si sono insediati, sventolando la bandiera di decisivi paladini della libertà e della democrazia, a capo degli sfollati. In definitiva si sono posti a comando della povera gente che in quei primi giorni del terremoto hanno visto in loro l’unica ancora di salvezza, creando quella che si è poi definita “Autogestione”. AUTOGESTIONE?? MA SCHERZIAMO?? Niente di più sbagliato. Ma come hanno potuto dei poveri sprovveduti di non so quale centro sociale, dirigere 100-150 persone bisognose di tutto dalla A alla Z? Come possono senza alcuna concezione e nozione, aiutare gente anziana con tanti problemi di salute e per lo più nel disagio della terribile catastrofe? Incredibile, eppure questo è quello che è successo nel Campo Tenda di San Giovanni di Spogna a Lucoli (Aq). Ve lo assicuro io perchè l’ho visto con i miei occhi. Ora, sembra che qualcosa si stia muovendo. Ho sentito al telefono Catia e Marco (2 amici terremotati della tendopoli in questione) che mi hanno comunicato della presenza da poche ore della Protezione Civile, anche se non in pianta stabile. Il mio parere?? Occorre risollevare la situazione logistica ed anche mentale della gente che vive nelle tende, il più presto possibile, attraverso una sana direzione. Debellare tutte quelle metastasi di gentaglia dei centri sociali che hanno portato solo scompiglio e mettere a capo della piccola comunità, una persona seria che faccia il bene dei terremotati in maniera indegerrima, senza secondi fini (ad oggi il capo campo di San Giovanni non esiste, o almeno non è una persona competente). Speriamo che la cosa si risolva presto. Nel frattempo vi comunico le necessità impellenti della tendopoli di San Giovanni di Spogna a Lucoli (Aq) che sono:

  • Pannoloni maxi per gli anziani;
  • Pannolini Pampers per bimbo taglia 15-30 Kg;
  • Caffè Moka, e una o più caffettiere;
  • Cotone per uncinetto per le anziane della tendopoli.

Vi rendete conto il materiale che serve?? Aiutiamoli per favore. Ragazzi la situazione è veramente triste e grave. Per eventuali info o donazioni chiamatemi al 320 8180021

Vediamoci intanto nel video di YouTube la fantomatica intervista alla “Miss Autogestione” e riflettete: il pesce inizia a puzzare dalla testa.

In alto in foto la compagna di mille avventure Rossella Roselli e Catia della tendopoli di San Giovanni: “Forza Catia e Marco, siamo tutti con voi”

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