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I Fucilieri di Marina – la Brigata Marina San Marco

San Marco per un giorno, San Marco per sempre. Ecco chi sono i Leoni che con il loro operato danno lustro e onore alla nostra Forza Armata.

Chi sono

Sono i nostri “Marines”, coloro che formavano il vecchio e glorioso Battaglione San Marco, oggi cresciuti tanto da formare la nuova Brigata Marina San Marco. Essi superano con disinvoltura le incertezze e le situazioni più inconsuete e imprevedibili, sempre con il massimo entusiasmo, dimostrando grande spirito di adattamento tipico di chi va per mare. I Fucilieri di Marina possiedono standard psico-fisici molto alti, grazie soprattutto ai continui ed accurati addestramenti cui sono soggetti: tutto questo perchè sono presenti in tutti i teatri critici nazionali e mondiali ed oggi più di prima rappresentano una moderna e flessibile unità operativa d’assalto anfibia.

Un po di storia

Tantissime le fasi storiche che distinguono la Brigata Marina. Cercherò di riassumerle il più possibile (fonte sito della Marina militare):

  • 1713, Vittorio Amedeo II istituisce il reggimento “La Marina”;
  • La Brigata Marina partecipa alla prima Guerra d’Indipendenza;
  • 1915, costituita ufficiosamente la Brigata Marina organizzato su tre Battaglioni, in seguito portati a cinque durante la 1^ Guerra Mondiale. I Fucilieri di Marina vivono la tragica epopea delle trincee distinguendosi, in particolare, nella difesa della città di Venezia che viene attaccata a più riprese dagli Austriaci per mare e per terra (da cui il motto della Forza da Sbarco: “Per mare per terram”). I combattimenti si svolgono alle foci del Piave dove la dilagante avanzata del nemico viene fermata; nell’arco di soli due anni, tra il 1917 e il 1918, il Reggimento Marina paga un altissimo tributo di sangue: 384 morti e più di 1.500 tra feriti e mutilati. La città di Venezia, memore dell’eroico sacrificio dei Fucilieri di Marina, nel corso di una solenne e commovente cerimonia dona al Reparto il proprio stemma costituito dal leone alato e il nome del suo patrono: “San Marco”, che da quel momento contraddistinguerà i Fucilieri di Marina.
  • Durante le Guerre Coloniali e la Seconda Guerra Mondiale i Fucilieri di Marina sono sempre presenti in prima linea scrivendo altre pagine di eroismo; in particolare, il Reggimento San Marco combatte nelle isole dell’Egeo, in Grecia e in Africa dove si copre di gloria difendendo Tobruk.
  • 1944, il Reggimento San Marco partecipa alla Guerra di Liberazione guadagnandosi la stima incondizionata degli Alleati, tanto che a un suo reparto viene concesso l’onore di sbarcare per primo nella città di Venezia.
  • Nell’immediato dopoguerra i Fucilieri di Marina confluiscono in una “Brigata Anfibia Interforze” in cui sono compresi anche i Lagunari dell’Esercito. La caserma del San Marco è a Villa Vicentina, una località in provincia di Udine sulle rive del fiume Isonzo.
  • Nel 1956 la Marina Militare ritira dal Reparto la propria componente sciogliendo di fatto il Battaglione SanMarco.
  • Ricostituito nel 1965 il Battaglione San Marco viene inizialmente stanziato a Taranto, presso i Baraccamenti Cugini, da dove nel 1972 si trasferisce nella Stazione Navale di Brindisi. Il Reparto ha fatto parte della 3^ Divisione Navale, di base a Brindisi, che raggruppava tutta la componente anfibia della Marina Militare.
  • 1982, il Battaglione San Marco fu improvvisamente “catapultato” in Libano per partecipare ad ITALCON.
  • 1987 i Fucilieri di Marina sono impiegati in due occasioni nel Golfo Persico a bordo delle unità navali italiane per difenderle dagli attacchi dei barchini dei Pasdaran nell’Operazione Golfo 1 , e tre anni più tardi per proteggerle e per operare le ispezioni dei mercantili nell’ambito dell’embargo sancito nei confronti dell’Iraq nelle fasi preliminari della Desert Storm.
  • 1991 il San Marco viene utilizzato una prima volta in Somalia: i Fucilieri di Marina imbarcati su due unità concorrono infatti all’evacuazione di decine di civili rifugiatisi nella nostra ambasciata a Mogadiscio.
  • Dal novembre del 1991 il “San Marco” ha sede nella nuova caserma intitolata alla Medaglia d’oro al Valor Militare: Sottotenente di Vascello Ermanno Carlotto, valoroso Ufficiale di Marina perito in Cina durante la Rivolta dei Boxers.
  • Nel 2011 con il perpetuarsi di numerosi atti di pirateria nei confronti di unità mercantili in transito nelle acque dell’Oceano Indiano e Mar Arabico, l’Associazione degli Armatori Italiani, ha chiesto l’intervento dello Stato Italiano per la protezione delle unità mercantili italiane. A seguito del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito in legge il successivo 02 agosto, la Marina Militare Italiana fù chiamata a costituire i Nuclei Militari di Protezione (NMP), per soddisfare tale esigenza, la Marina impiega gli uomini del San Marco.
  • Il 1° marzo 2013, per risponde ai criteri di ottimizzazione e razionalizzazione dell’intero strumento militare nazionale; la Marina ha ricondotto sotto un unico Comando le funzioni di proiezione di forza dal mare, di supporto alle Navi nelle operazioni di Interdizione Marittima e Antipirateria, e di Difesa Installazioni Nazionali, istituendo la Brigata Marina San Marco.

Cosa fanno

Combattono, difendono, aiutano e rappresentano la F.A. La Brigata Marina San Marco, per l’esercizio delle sue funzioni, oggi è così composta:

  • il 1° Reggimento San Marco conduce operazioni anfibie tipo “raid” dal mare, con grande rapidità, potenza di fuoco e capacità di manovra: con la loro forza anfibia i Fucilieri di Marina del 1° rgt. rappresentano i “Commando” nazionali.
  • il 2° Reggimento San Marco è specializzato nel contrasto alla pirateria e ai traffici illetici in mare: in poche parole, difesa e attacco delle unità navali in mare.
  • il 3° Reggimento San Marco concorre invece alla difesa delle basi e delle installazioni sensibili della Marina militare e si occupa delle attività di sicurezza e ordine pubblico e vigilanza.
  • Altro compito fondamentale nato in questi anni è quello relativa alla cura dell’immagine della Forza Armata: con il “Plotone Alta Rappresentanza” i Fucilieri di Marina si sono specializzati nella forma e nelle coreografie per le esibizioni con i fucili M1 John Garand. Per capirci, sono quelle tipiche esibizioni che si vedono effettuate dai Marines americani che fanno volteggiare un fucile.
  • Il Battaglione scuole “Caorle” è l’istituto di formazione del San Marco ed è alle dirette dipendenze del Comandante della Brigata Marina San Marco. Istruttori altamente qualificati, alcuni dei quali specializzati presso gli istituti della US Corps, hanno il compito di forgiare i giovali leoni. Il Btg scuole Caorle è l’unico ente che prepara i soccorritori militari e il personale sanitario alla medicina da combattimento.

Come si diventa Fucilieri della Brigata Marina San Marco

Innanzitutto forte motivazione e poi grande spirito di sacrificio, unito con una preparazione psico-fisica non indifferente. L’uomo e la donna che chiede ogni anno di sottoporsi al corso “ANF” è un marinaio in servizio nel grado di ufficiale, sottufficiale o militare di truppa. Essi seguono un iter formativo suddiviso in due fasi: la prima, della durata di 12 settimane che mira ad esaltarne le qualità fisico-psico-attitudinali; la seconda, della durata di 8 settimane, mirata ad esaltarne la professionalità e finalizzata all’acquisizione dell’Abilitazione Anfibia. Le attività che vengono espletate durante il corso sono le seguenti:

  • attività di condizionamento fisico ed arti marziali;
  • periodi di lezione e conferenze;
  • addestramento anfibio;
  • addestramento elicotteristico e su parete rocciosa;
  • impiego di armi individuali e di reparto in dotazione alla Forza da Sbarco;
  • combattimento terrestre diurno e notturno;
  • topografia;
  • dottrina anfibia;
  • attività NBC;
  • esercitazioni complesse.

I militari che terminano il corso di “Abilitazione Anfibia” con esito positivo, acquisiscono il Brevetto Anfibio ed entrano a pieno titolo nelle fila della Forza da Sbarco venendo incorporati nel Reggimento San Marco. Il percorso addestrativo dei Fucilieri di Marina idonei continua al Reparto Operativo (1° e 2° Reggimento San Marco) dove l’addestramento è il compito principale in tempo di pace ed è focalizzato all’assolvimento delle future missioni.

Una menzione particolare va alla vicenda dei Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che dal 15 febbraio 2012 sono accusati dalle autorità indiane di omicidio di due pescatori, durante lo svolgimento delle loro funzioni di protezione della unità petrolifera italiana Enrica Lexie. Al momento in cui scrivo Massimiliano Latorre è rientrato in Italia per motivi di salute mentre Salvatore Girone è ancora trattenuto in India. Nonostante i vari proclami dei nostri governanti che da allora si sono succeduti, tutti e due attendono ancora i lenti e fariginosi responsi della giustizia indiana. Certi che presto ritorneranno da uomini liberi nel nostro Paese, pronti ancora una volta per servirlo come due leoni, ora e sempre onore ai due marò.

Fonti articolo: il sito ufficiale della Marina militare e il Notiziario della Marina.

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