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Gli Arditi Incursori della Marina militare

Inauguro oggi una nuova categoria del mio blog. Voglio parlare dei reparti speciali della Marina militare, i reparti di cui fanno parte le persone che per passione e grande forza di volontà hanno deciso di intraprendere, sprezzanti del pericolo, percorsi di lavoro difficili e particolari.

Per reparti speciali della Marina voglio intendere:

Le fonti di ispirazione di questi miei articoli saranno: il “Notiziario della Marina” che ho la possibilità di leggere ogni mese a bordo, il sito ufficiale della Marina militare, i siti e i forum ufficiali e non ufficiali che parlano dei reparti in questione.

Inizierò questa serie di approfondimenti dal reparto d’elite più duro della Marina militare: gli Arditi Incursori.

Gli Arditi Incursori

Chi sono

Equiparati ai “Navy Seals” di cui sovente si narrano le gesta negli innumerevoli film americani, i nostri Arditi Incursori si distinguono per spirito di corpo e dedizione al servizio. Le loro gesta non sono decantate come quelle dei colleghi di oltre oceano ma i nostri Incursori vivono continuamente all’insegna dell’azione negli scenari operativi in tutto il mondo. Grazie al loro stile di vita, alla continua preparazione fisica e mentale sono uno strumento insostituibile della nostra Nazione. Essi sono addestrati a combattere ed operare in qualsiasi ambiente, per terra, per mare e per cielo: abituati ad usare qualsiasi mezzo armato per  raggiungere i propri obiettivi.

Un po di storia

Una storia quella degli Arditi Incursori ricca di onorificenze e riconoscimenti internazionali che inizia come Gruppo Operativo Incursori (GOI) nel lontano 1952 presso il raggruppamento Subacquei ed Incursori  “Teseo Tesei” ma affonda le proprie radici ancora più indietro, ovvero nelle imprese eroiche degli uomini dei mezzi d’assalto della Marina durante le due guerre mondiali. Capostipiti delle loro imprese, Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo, che all’alba del 10 giugno 1918, in piena prima guerra mondiale, penetrarono di nascosto tra le unità di una formazione navale nemica diretta al Canale d’Otranto, riuscendo ad affondare la corazzata austriaca SMS Szent István (Santo Stefano) e forgiando la storia d’Italia con la famosa impresa di Premuda compiuta coi MAS 15 e 21.

Cosa fanno

Sono tante le azioni cui gli Incursori sono specializzati ma in sintesi le potremmo catalogare così:

  • attacchi ad unità navali in porto e alla fonda con diversi sistemi di arma;
  • attacchi ad installazioni portuali e costiere, infrastrutture civili e militari entro la fascia dei 40 km dalla costa;
  • operazioni di controterrorismo per la liberazione di ostaggi su unità navali e installazioni marittime;
  • infiltrazioni e permanenza in territorio nemico per supporto di tipo informativo e supporto al fuoco navale;
  • condurre mezzi navali di vario tipo;
  • immergersi in totale segretezza e silenzio per assaltare unità navali;
  • essere rilasciati da elicotteri con varie tecniche;
  • sapersi muovere in territorio nemico sia in ambiente notturno che diurno;
  • saper superare montagne e ostacoli rocciosi;
  • effettuare la fuoriuscita da sommergibile in immersione;
  • aviolanciarsi col paracadute;
  • impiegare qualsiasi tipo di arma, esplosivo e carica speciale.

Dal sequestro della famosa nave Achille Lauro nel 1985, passando all’ 11 Settembre 2001 fino ad oggi il GOI è stato impegnato in maniera sempre più preponderante anche nei principali teatri operativi terrestri, quali l’Iraq e l’Afghanistan, non ultimo il contrasto a fenomeni quali la pirateria in oceano indiano o la monitorizzazione degli sviluppi di crisi regionali quali la primavera araba.

Come si diventa un Incursore

Innanzitutto una forte volontà… e poi superare il corso di 1 anno presso la Scuola Incursori del COMSUBIN a Le Grazie (La Spezia) e successivamente un ulteriore corso integrativo di circa 6 mesi presso il reparto operativo.

Chi può fare la domanda. Il corso è per tutti i marinai in servizio (ufficiali, sottufficiali e truppa) che non abbiano superato i 29 anni alla data di inizio del corso e che soprattutto abbiano superato le visite mediche attitudinali. Per il personale in ferma prefissata: VFP4 che alla data di inizio del corso non abbiano superato il 3° anno di ferma e VFP1 che nelle fasi di arruolamento abbiano mostrato particolare predisposizione alla categoria. Il superamento del corso Incursori per i VFP1 da diritto al passaggio in servizio permanente.

Test d’ingresso. Tuffo da trampolino di 5 metri, prova di nuoto stile libero, corsa di 300 metri in meno di 47 secondi, trazioni alla sbarra, piegamenti sulle braccia, addominali, salita su una fune per un altezza di 5 metri, prova di salto in alto.

Superato il test d’entrata, verso la seconda metà del mese di Gennaio di ogni anno inizia il corso ordinario degli Incursori.

Fasi del corso ordinario Incursori.

  • 1^ fase: combattimento terrestre. 12 settimane con il superamento di numerosi test fisici, formazione e impieodelle armi e degli equipaggiamenti, conoscenza della topografia. Tecniche di difesa personale e primi rudimenti alla scalata delle pareti rocciose. Inizio della giornata all’alba con corsa e ginnastica, poi lezioni teoriche e attività pratica diurna e notturna. Il superamento della prima fase, porta alla prova finale di 40 km di marcia notturna da svolgere in max 7 ore con carico di 18 chili di equipaggiamento.
  • 2^ fase: combattimento in acqua. 13 settimane durissime dedicate prevalentemente al nuoto in superficie ed in immersione. L’allievo inoltre acquisisce la capacità di condurre gommoni veloci con esame finale pratico e teorico in cui deve dimostrare di aver appreso anche nozioni di nautica e aerofotografia.
  • 3^ fase: fase anfibia. 12 settimane in cui si acquisiscono tattiche e tecniche per transitare dal mare alla terra e viceversa con conoscenza e uso di diversi tipi di armi speciali in dotazione, nonche tiro mirato e istintivo/operativo. Inoltre utilizzo degli esplosivi e cariche di demolizione e poi operare da e con gli elicotteri. Prova finale della fase anfibia: 3 esercitazioni notturne di ricognizione e attacco anfibio contro obiettivi sulla costa e/o unità navali.
  • 4^ fase: condotta di operazioni complesse. 15 settimane in cui gli allievi devono aver acquisito tutte le varie tecniche finora apprese in ogni ambiente operativo, dimostrando di saper pianificare un’operazione speciale e conoscere e gestire i mezzi per essa necessaria. Test finale della fase: una complessa esercitazione finale e una verifica scritta e orale su quanto appreso durante il corso.

A chi conclude il corso, viene consegnato con un a cerimonia solenne il brevetto e l’ambito basco verde da Incursore per transitare poi nelle file del prestigioso Gruppo Operativo Incursori.

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