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Amazon e il problema delle recensioni false

E’ inutile far finta di niente: Amazon è il più grande sito di vendita online del pianeta. Lo sappiamo tutti perchè tutti abbiamo fatto un acquisto su Amazon almeno una volta.
Nella classifica online aggiornata (in cui si accede scrivendo queste parole su Google “i siti più visitati al mondo”) Amazon figura al 10° posto superato da siti come:

  • Google (1° posto… e che te lo dico a fare, ndr);
  • Youtube (2° posto);
  • Facebook (3° posto).

A seguire Baidu 4° posto (che non conosco), poi Wikipedia 5° posto, Yahoo 6° posto, Qq.com 7° posto, Taobab 8° posto, Tmall 9° posto e infine, come detto prima, Amazon al 10° posto.
Nonostante questo 10° posto non dia molto onore, Amazon risulta secondo me essere “l’entità web” più importante del globo. Il periodo di lockdown che abbiamo attraversato a causa del coronavirus ha poi accresciuto in maniera esponenziale l’uso dell’acquisto online. A confermare questa mia teoria è l’ultima classifica uscita su Sky tg 24 (datata 2 luglio 2020) in cui con i suoi 172 miliardi di dollari Jeff Bezos (fondatore di Amazon) risulta essere l’uomo più ricco del mondo, seguito da Bill Gates (fondatore di Microsoft) e Mark Zuckerberg (Facebook).

Vorrei però soffermarmi adesso su un problema balzato alla cronaca della tv e dei giornali qualche settimana fa, ovvero le recensioni fasulle su Amazon.
Questo sistema chiamato “Recensioni incentivate” è gestito da molte aziende che vendono i loro prodotti su Amazon, perché chiaramente, più recensioni positive hai e più sei forte commercialmente.

In un servizio delle Iene su Italia Uno, Matteo Viviani intervistava via web alcuni recensori di prodotti Amazon che in cambio di prodotti gratuiti scrivevano giudizi a 5 stelle.
Lo voglio specificare: Amazon in tutto questo si vede completamente estranea e anzi, fa di tutto per combattere questo fenomeno. Ma il problema c’è ed è molto diffuso.

E’ importante che le recensioni dei prodotti siano più veritiere possibili perché il mondo online (e soprattutto quello delle vendite on line) si basa principalmente sulla fiducia dei consumatori.
Vedere sul proprio pc o smartphone un prodotto che ha buone recensioni, innanzitutto invoglia a comprare prima, di un prodotto che è completamente anonimo. Inoltre queste recensioni innescano un sistema di classificazione automatizzato per cui i prodotti meglio recensiti, salgono la classifica di visualizzazione su Amazon e quindi,di conseguenza, si vendono per prima.

Un buon deterrente potrebbe essere quello di denunciare alle autorità competenti gli eventuali furbetti. Ma la cosa che favorisce questo fenomeno è che c’è una netta predominanza di aziende cinesi. Questo implica che anche se qualcuno volesse fare denuncia molte di queste aziende non sono perseguibili perché non sono registrate né in Europa né negli Stati Uniti.

Forse segnalare ad Amazon potrebbe aiutare a sconfiggere al più presto questo sistema.
Io che acquisto tanto su Amazon mi sono preso la briga di specificare durante le mie recensioni, che sono un recensore onesto e che nessuno mi sta favorendo o pagando per scrivere quello che scrivo.
Non è granchè ma sicuramente un buon inizio per premiare i prodotti e le aziende che lavorano bene e soprattutto un buon tentativo per permettere agli acquirenti di fare acquisti tranquilli. Almeno lo spero!!

Tags : amazonrecensioni false
paolo

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