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Secondo Me

Corso BLS-D per operatori non sanitari

Giorno 18 maggio 2023 ho effettuato il corso BLS-D per operatori non sanitari. Un corso organizzato gratuitamente per il personale della Marina Militare della base di La Spezia a cura del rappresentante dell’associazione IRC (Italian Resuscitation Council) Girolamo Luciano Abruzzese di Marispedal La Spezia.

Un corso molto interessante, fatto come si suol dire con molto amore… amore per la voglia di fare formazione e condividerla verso il prossimo. Questo ho percepito durante la mattinata passata in aula. Un grazie sincero all’infermiere e collega Luciano Abruzzese che ha saputo in maniera eccellente trasmettere i contenuti del corso. Un corso quello BLS-D che voglio condividere con voi.

E’ bene ricordare che l’arresto cardiaco o CARDIORESPIRATORIO è la cessazione brusca ed inattesa dell’attività circolatoria e respiratoria, preceduta o meno da segni o sintomi premonitori e rappresenta sicuramente un problema sanitario di notevole rilevanza.

Ogni anno, solo in Italia, muoiono circa 60.000 persone per un arresto cardiaco improvviso.
In Europa, quotidianamente, avvengono 1.000 decessi per arresto cardiaco.
Il 70-80% degli arresti cardiaci avviene in ambiente extraospedaliero e di questi, il 40%
in presenza di testimoni, che potrebbero iniziare tempestivamente le manovre di
rianimazione cardiopolmonare, riducendo sensibilmente la mortalità dell’evento: queste
vengono effettivamente attuate solo nel 15% dei casi (Irc, 2015).
Da qui, si comprende la necessità di diffondere al maggior numero possibile di persone le
tecniche di rianimazione cardio-polmonare (RCP)

Sì perchè ogni cittadino può essere testimone di un arresto cardiaco.
Ogni cittadino, con un corretto e ripetuto addestramento può essere un efficiente primo
soccorritore.

Il BLS e una sequenza di valutazioni ed azioni standardizzate, atte a sostenere la funzione
cardio-circolatoria-cerebrale, ovvero mantenere un livello di circolo e di ossigenazione
sufficiente ad impedire il rapido deterioramento degli organi nobili: cuore e cervello.
Si tratta pertanto di una procedura di mantenimento.

Può essere effettuato da chiunque senza l’ausilio di particolari strumenti, allo scopo di
garantire l’ossigenazione degli organi durante il tempo necessario all’arrivo dei soccorsi.

È di estrema importanza che il BLS venga iniziato precocemente e sia effettuato in modo
appropriato, con la massima cura e precisione: il mantenimento della perfusione
cerebrale e coronarica, cui le procedure di BLS sono predisposte, è strettamente
dipendente dalla tempestività e dalla qualità dei soccorsi prestati.

1. Tempestività: dopo soli 4 minuti di arresto cardiaco si hanno le prime lesioni
cerebrali. Se non inizia una RCP, dopo 10 minuti le lesioni cerebrali diventano
irreversibili, e si ha la morte biologica.
Dal momento che la sopravvivenza delle cellule cerebrali dipende dall’ossigeno che
ricevono attraverso la circolazione sanguigna, sarà compito dell’esecutore BLS
mantenere vitali le cellule nervose attraverso un massaggio cardiaco esterno
correttamente eseguito.
2. Qualità: un massaggio cardiaco eseguito con tecnica impeccabile e con minime
interruzioni permette di apportare il 20 – 25% del normale flusso cerebrale.

La metafora della catena della sopravvivenza definisce con chiarezza le fasi fondamentali
del soccorso alle vittime di un arresto cardiaco. Gli anelli della catena nelle Linee Guida Europee sono:
Riconoscimento precoce dell’arresto cardiaco e allarme immediato al sistema di
emergenza sanitaria sul territorio (118 o 112 NUE ossia Numero Unico di Emergenza)

• Inizio precoce della RCP (BLS)
Defibrillazione precoce. Far subito portare nelle vicinanze un defibrillatore.
• Trattamento post-arresto

La sequenza del BLSD per l’adulto è la
seguente:
1 VALUTARE la sicurezza ambientale
2 VALUTARE la coscienza della vittima
3 CHIAMARE i soccorsi 118 – 112 e chiedere un DAE
4 Controllare il RESPIRO per minimo 5, massimo 10 secondi
5 INIZIARE la RCP
6 EROGARE la scarica se indicato dal DAE
7 RIPRENDERE immediatamente le compressioni se non ci sono segni MO.TO.RE. (Movimento, Tosse, Respiro)

La rianimazione cardiopolmonare va continuata fino a che:
1. Il defibrillatore va in analisi
2. Si nota comparsa dei segni di circolo Mo.To.Re. (movimenti, tosse, respiro)
3. Arriva il soccorso avanzato
4. Esaurimento fisico dell’operatore

1) AVVICINAMENTO al luogo dell’evento
Nel trovarci in una situazione di emergenza dobbiamo prima di tutto MANTENERE
LA CALMA!!!
Poi, dobbiamo:
OSSERVARE
– Valutiamo la scena e mentre ci avviciniamo alla vittima, cerchiamo di
acquisire quante più informazioni possibili sull’accaduto.
RIFLETTERE
– Ci sono pericoli per noi stessi o per le persone intorno alla scena?
1. Mettere al sicuro se stessi ed avvertire del pericolo le altre
persone
2. Allertare la Centrale Operativa (CO) per attivare le forze di
Polizia
3. Se possibile, senza rischiare la propria incolumità, mettere
al sicuro la vittima
AGIRE!!!
INIZIO SEQUENZA BLSD:
• VALUTAZIONE stato di coscienza
• Avvicinati alla vittima, inginocchiandoti al suo fianco
• Stimolo verbale (Chiamala ad alta voce)
• Stimolo doloroso a livello della muscolatura delle spalle; non potendo escludere
un trauma, non scuotere o muovere la vittima.

A (AIRWAY) – GARANTIRE LA PERVIETA’ DELLE VIE AEREE
Aprire le vie aeree della vittima con la manovra dell’estensione della testa e sollevamento del mento: mettere una mano sulla fronte ed il dito indice e medio dell’altra mano sotto il mento.
Spingere in alto ed indietro la mandibola accompagnando il movimento con una leggera pressione sulla fronte.
L’estensione permette di sollevare la base della lingua, favorendo la pervietà delle vie
aeree.

B (BREATHING) VALUTAZIONE ATTIVITA’ RESPIRATORIA
Mantenendo l’apertura delle vie aeree verificare per non più di 10 secondi se la vittima
respira facendo attenzione a non confondere il gasping (respiro agonico) con la respi-
razione normale
• GUARDA i movimenti del torace
Per un tempo massimo di 10 secondi (non meno di 5 sec).
Contemporaneamente, controllo anche:
• Mo.To.Re (movimenti, tosse, respiro)
• Per un tempo massimo di 10 secondi.

Come risultato della nostra valutazione:
a) La vittima respira in modo normale e ha polso?
– Metterla in posizione laterale di sicurezza (PLS), se non è
controindicato e se mi devo allontanare.
– Far chiamare il 112/118 o se si è da soli lasciare la vittima
per provvedere ad allertarlo.
– Mantieni la pervietà delle vie aeree e controlla a brevi
intervalli che continui a respirare.

b) La vittima non respira/presenta gasping/ non ci sono segni di
circolo
– Chiama (o fai chiamare) il 112/118.
– Manda a prendere un DEFIBRILLATORE AUTOMATICO (DAE) se
disponibile nelle vicinanze.
– Inizia la RCP con le compressioni del torace, massaggio cardiaco esterno (MCE).

RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP): come fare
La rianimazione cardiopolmonare si compone di una serie di compressioni ed una serie
di insufflazioni, alternate, secondo le ultime Linee Guida internazionali, in un rapporto di
30 compressioni e 2 insufflazioni, iniziando sempre con le compressioni.
Attraverso le compressioni toraciche viene garantita un’ossigenazione basilare, che
interrompe la progressione verso una condizione di irreversibilità dei danni tissutali.
Si capisce quindi come il massaggio cardiaco sia l’azione più importante della
rianimazione. Deve essere di alta qualità, con interruzioni minime tra un ciclo e l’altro.
In questa parte del manuale vi verranno fornite le indicazioni per compiere un efficace
massaggio cardiaco, che vada a sostituire adeguatamente la funzione di pompa cardiaca.

RICORDA IL RITMO DELLA CANZONE DI STAYING ALIVE DEI BEE GEES PER DARE UN GIUSTO TEMPO AI TUOI MASSAGGI.

Il ruolo delle ventilazioni è quello di “ossigenare” il sangue per fornire il maggior
quantitativo di “energia” alle cellule degli organi “nobili” (cuore e cervello).
Devono essere alternate 2 insufflazioni (respirazione bocca-bocca/maschera-bocca)
ogni 30 compressioni (rapporto 30:2).
– Il tempo concesso per praticare le ventilazioni è di 10 secondi, tempo massimo
per l’interruzione del massaggio cardiaco.
– Ogni ventilazione dovrebbe essere eseguita nell’arco di 1 secondo.
– Ogni ventilazione deve espandere il torace: solo così può essere giudicata efficace.
Se una delle due insufflazioni non risulta efficace, non si praticherà una terza
azione di “correzione”: le compressioni non possono aspettare.
– Evitare di fornire ventilazioni con troppa forza o in numero eccessivo (durata
almeno di 1 sec).

Sequenza della defibrillazione
Una volta accertato l’arresto cardiaco, abbiamo detto nel BLSD, devono essere iniziate le
compressioni toraciche esterne, ma, all’arrivo del DAE le compressioni devono essere
interrotte per consentire l’analisi del ritmo ed erogare l’eventuale shock.

• Quando arriva il DAE posizionarlo accanto all’orecchio della vittima.
• Accendere il DAE e seguire le istruzioni vocali.
• Aprire le piastre e posizionarle sul torace: ricordiamo che le piastre sono monouso.
Per evitare incidenti che danneggino le piastre e ritardino la defibrillazione, consigliamo di aprire le piastre direttamente sul torace della vittima, in una posizione comoda per l’operatore. Alcune ulteriori accortezze:
– Se il petto della vittima è villoso, radere prima di collocare la placca
adesiva.
– Se il petto della vittima è bagnato, asciugare.
• Consentire l’analisi del ritmo. Evitare in questa fase che venga toccata la vittima o
si muovano placche o cavo. Tutto questo per impedire interferenze che potrebbero
provocare artefatti non leggibili da parte del DAE.
– Si sospende la RCP.
• Erogare lo shock se è indicato. L’indicazione allo shock è comunicata verbalmente
dall’apparecchio. Quando il DAE è pronto per la scarica lo comunica attraverso
messaggi sonori e visivi. In questa fase è di vitale importanza la sicurezza. Lo shock
deve essere erogato in assenza di contatto diretto o indiretto del paziente con altre
persone.

Alla fine se l’operazione è andata bene e osservando tramite la procedura GAS (guardare ascoltare e sentire) che l’infortunato si sta riprendendo, adagiamolo in posizione laterale di sicurezza.

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